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La storia del Parlamento Ungherese

Si Costruisce La casa della Madre Patria

Nel corso di migliaia di anni il regime ungherese ha realizzato le sue riunioni in Sopron a Szabolcs, Besztercebánya a Szeged, Nagyszombat nel campo Rákos, e a partire dal XVIII secolo soprattutto a Pozsony, oggi nota come Bratislava. Nel luglio 1843, l'opposizione ha presentato una proposta di riforma, segnalando che la legislatura doveva essere spostata nella nuova capitale Pest-Buda. In settembre una commissione parlamentare si è fatta carico del problema, e dopo numerose discussioni proficue, lo stesso futuro ministro Gábor Klauzál, ha dichiarato che "considerando che già esiste un luogo, il sogno diventerà realtà". Ma nei decenni seguenti sono state effettuate solo gare per il progetto e spesso non venivano nemmeno aggiudicati i premi. Dopo quarant'anni il fatto che finalmente si approvò una legge riguardante la costruzione del Parlamento, vide comunque il concetto dell'edificio cambiato drasticamente. Non solo era completamente diverso rispetto al luogo fisico che era stato immaginando inizialmente, ma anche la nozione di rappresentazione popolare ed il governo responsabile di tutto questo possedeva un sentimento diverso rispetto a quello della fine del secolo. Il bando di gara convocato nel 1882 fù vinto da Imre Steindl (1839-1902), docente all'Università Tecnica. Lui come altri della sua generazione, pensava che i problemi della costruzione potessero essere facilmente risolti combinando elementi di stile antico con la tecnica moderna in forma relativamente libera. Questa combinazione di antico e moderno si diffuse nelle arti a partire dal Rinascimento, in un primo tempo si espresse nel neoclassicismo, il quale si basava sui vecchi ideali greci e romani, e più tardi nel Romanticismo, il quale si riferiva al disegno architettonico dell'età medioevale e dell'età moderna. Alcuni artisti si sforzarono nel fare una ricostruzione completamente fedele, creando uno stile neo-romano, neo-rinascentista e neo-barroco "puro". Altri artisti mischiarono le forme di base dei grandi periodi con l'eclettismo in via di sviluppo e con alcune eccezioni importanti, raggiunsero un punto morto. Questa visione delle forme architettoniche storiche, compromise l'integrità dell'edificio, rendendolo incapace di rappresentare fedelmente i valori umani e di esprimere un messaggio che sopravvivesse al tempo. L'opinione unanime degli storici dell'arte e di migliaia di visitatori è che il Parlamento delineato da Imre Steindl sia una delle migliori eccezioni di eclettismo storico. Lo stile esterno ricorda il Rinascimento Gotico, il quale si sviluppò in Inghilterra nel decennio del 1830. Un altro esempio di questo stile è l'opera Maestra di Ch. Barry's y A.W. Pugin, il Parlamento a Londra. Steindl non ebbe paura di introdurre nuovi elementi dove era richiesto dalla funzionalità dell'edificio. Ad esempio introdusse una forma gotica quasi sconosciuta, la cupola e la pose nel centro della sua opera monumentale.

Allo stesso modo nell'organizzazione degli spazi interni egli applicò i principi presi dal Rinascimento e dal barocco, l'esempio maggiore di questo è lo scalone principale che conduce alla cupola. "Io non volli creare un nuovo stile architettonico per il Parlamento," confessò accettando la sua cattedra, "perché un edificio che deve continuare ad esistere per centinaia di anni non poteva essere equilibrato con dettagli effimeri." Ho tentato con modestia e con grande attenzione, come richiesto dall'arte, dando uno spirito nazionalista unico a questo magnifico stile medievale." Il 12 ottobre 1885 il cantiere venne aperto nel molo della piazza Tomo, nel distretto di Lipót. Con una media di 1000 lavoratori che lavoravano in ogni momento si necessitarono 17 anni per completarlo. È stato l'investimento più grande di questa epoca. Visto che i costruttori si sforzarono il più possibile di utilizzare materiali ungheresi, tecniche ungheresi e maestri artigiani ungheresi, l'intera industria se ne giovò. Il costo totale passò da 18,5 fino a 38 milioni di corone d'oro. Si spostarono circa 176.000 metri cubici di terra e si utilizzarono 40 milioni di mattoni. Inoltre più di mezzo milione di pietre ornamentali vennero tagliate per decorare le pareti. (Per disgrazia la pietra calcarea morbida si consumò in modo rapido iniziando a rovinarsi e proprio per questo al momento viene rimpiazzata costantemente con un tipo di pietra più duro). L'edificio è lungo 268 m e largo 123 m, nel punto centrale è presente una cupola alta 96 m che copre 18.000 m² di superficie e 473.000 m cubici di spazio. L'edificio si erge su di una base gigantesca di cemento con uno spessore che va da 2 a 5 m. L'esterno fu adornato con 90 statue e scudi raffiguranti i simboli di città e contee, mentre nelle pareti interne si incontrano 152 statue e motivi legati alla fauna nazionale. Per la decorazione vennero utilizzati circa 40 chili d'oro tra i 22 ed i 23 carati. L'edificio ha 27 porte, 29 scaloni interni e 13 ascensori tra quelli privati e di servizio. Il Parlamento potrebbe ospitare 50 edifici dipartimentali al suo interno, questo fa comprendere al visitatore la sua dimensione. Esteticamente la facciata principale è rivolta verso il Danubio, però le entrate principali ed ufficiali si trovano nella piazza Kossuth. L'edificio, con la sua struttura simmetrica, si adatta perfettamente alla funzione di parlamento bicamerale. Allo stesso modo dell'edificio del Congresso in Washington DC, ognuna delle ali, Nord e sud dell'edificio, viene utilizzata da una camera della legislatura. Sono connesse per l'enorme sala della cupola che un tempo era il luogo nella quale si svolgevano le sessioni unificate. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale l'edificio ha ospitato il ramo esecutivo. L'ala nord ospita gli uffici del Primo Ministro, mentre l'ala sud vede al suo interno gli uffici del Presidente della Repubblica. Nelle stanze dell'angolo dell'ala Nord ha i suoi uffici il portavoce del Parlamento.

Lo Scalone Principale

Ad entrambi i lati degli scaloni esterni viene dato il benvenuto ai turisti dalle statue dei leoni del Mercato di Béla. Anche se gli originali furono distrutti durante la guerra, questi furono ristrutturati da József Somogyi. A quel tempo i turisti del Parlamento senza dubbio entravano all'interno dell'edificio per la porta numero XII nel passaggio parallelo alla facciata principale ed arrivavano allo scalone principale interno da dove iniziava il giro del Parlamento. La struttura presente nell'entrata principale alla Sala della Cupola è una delle creazioni architettoniche più brillanti di Steindl. All'esterno sono imponenti le dimensioni dello scalone principale che occupa quasi tutta la larghezza della sala interna, dal pavimento fino alla cupola. Il busto in bronzo dell'architetto, creato da Alajos Stróbl, è stato posto con merito nella parete di marmo sulla parte sinistra nell'anno 1904. Imre Steindl ereditò l'amore per l'artigianato da suo padre gioielliere. Quando divenne studente di Friedrich Schmidt, l'eminente maestro neogotico in Vienna, non dimenticò i suoi anni di apprendimento come muratore. Anche quando era professore dell'Università non si vergognava di impugnare una cazzuola per far scoprire ai suoi alunni i misteri della restaurazione a livello artistico. Le colonne che sostengono il tetto del salone dello scalone principale attirano l'attenzione. Ognuna di queste colonne di granito rosso è alta 6 m e pesa 4 tonnellate. Sono originarie della Svezia e le otto colonne vennero tagliate nella stessa collina dove si trovava la pietra. Statue raffiguranti la storia sostengono i simboli dell'incoronazione guardando verso il basso dallo scalone. Sono fatte di zinco fuso, con una forma un po' forzata rimangono reminiscenze gestuali di figure di legno dipinto in stile gotico. Nel tetto troviamo tre affreschi allegorici di Károly Lotz che permettono al visitatore di comprendere i concetti racchiusi all'interno di questo corridoio. Vicino all'entrata si può vedere "L'Apoteosi della Legislazione," questa rappresenta i mille anni dell'impero a livello legislativo in Ungheria. Nella colonna centrale ascendente si può vedere l'immagine più famosa delle leggi di Ungheria. (Chissà non sia casualità che queste leggi iniziarono con il trattato Austro-Ungherese del 1867). La crepidine è decorata con un rilievo che mostra il patto di sangue dei sette capi delle tribù antiche. Nelle mani delle figure appare la Corona Ungherese e Lo Stemma dell'Esercito. Il tema del secondo dipinto è la "Glorificazione d'Ungheria" che include riferimenti storici inequivocabili. Ai piedi della donna che sostiene lo Stemma dell'Esercito sono visibili: alla sinistra István Széchenyi e Petőfi Sándor alla destra. Petőfi, è nella stessa posizione della famosa statua di Adolf Huszár, come leader di una folla entusiasta vestita con abiti tipici agitando bandiere ungheresi. La terza immagine mostra lo "Stemma dell'Esercito Ungherese medio," il simbolo araldico che unisce Dalmazia, Croazia, Slovenia, Transilvania, Fiume e Ungheria e questo è sostenuto da angeli.

Il Salone della Cupola

Arrivando alla sommità degli scaloni il visitatore entra nella Sala della Cupola nella quale i 16 angoli amplificano la sensazione di spazio. Certo che il tetto interno è molto più basso che la cupola esterna però questa struttura ingegnosa offre la sensazione che questa sala circolare di 27 m di altezza sia immensamente più alta. Questo splendido salone è il cuore strutturale e spirituale di tutto l'edificio ed in un periodo ha ospitato le sessioni combinate delle due camere del Parlamento. Assieme all'entrata principale, questa è stata una delle prime aree dell'edificio ad essere terminata, in modo tale che nel 1896 il Parlamento potesse realizzare sessioni festive per la celebrazione del millennio. Le statue e gli stemmi dell'esercito dei 16 governanti circondano l'interno della Sala della Cupola, offrendo una breve lezione di storia al visitatore strabiliato. Di fronte agli scaloni principali la serie comincia con il capo ?rpád e prosegue verso la destra con San Esteban, San Ladislao, Könyves Kálmán, András II, Béla IV, Luis il Grande, János Hunyadi e Mátyás Hunyadi. Dopo di che continuano i principi di Transilvania: István Báthory, lstván Bocskai e Gábor Bethlen. Le ultime tre figure rappresentano i governanti degli Hasburgo: Carlos IIl, María Teresa e Leopoldo II. Queste statue reali, così come le raffigurazioni presenti negli ampi saloni e corridori, sono opere degli scultori più famosi di questa epoca di Ungheria. Oltre alla fusione di zinco già menzionata si utilizzò piro-granito, l'ultima curiosità offerta dal laboratorio di ceramiche Zsolnay Vilmos in Pécs. Il piro-granito dimostrò di essere ideale per il rivestimento delle pareti esterne e proprio in questi luoghi rappresenta in modo stilizzato la flora nazionale. Però come materiale di base per le statue, come è stato fatto notare dei critici negli ultimi novant'anni, non è certo stata una scelta fortunata. Figure deformi con colori di pappagalli e statue nauseanti molestavano Zoltán Pap, deputato nel 1902, che si lamentò del fatto che i colori vivi enfatizzavano solamente la convenzionalità della sua forma. Oltre al materiale, un problema più grande fu la monotonia e la noia del modellato. Anche se questa critica non ha un fondamento, sin dall'inizio le statue sono state tra i componenti più speciali ed indispensabili per l'atmosfera della "Casa della Patria." Tavole di marmo su entrambi i lati delle colonne nella Sala della Cupola rappresentano la memoria nazionale. Queste quattro tavole di marmo commemorano l'edificio del Parlamento, la celebrazione del millennio della conquista ed i dettagli delle esortazioni di San Esteban, forse come una specie di compensazione, visto che come leader della più grande ribellione contro gli Hasburgo, il suo posto doveva essere tra i governanti, una dedica alla gloriosa memoria di Ferenc Rákóczi II.

Abitazioni attorno al Salone della Cupola

Abitazioni affascinanti sono situate attorno alla Sala della Cupola sul lato del Danubio. In fronte allo scalone principale c'è il Salone Hunter, la grande sala da pranzo del Parlamento, decorata sulla riva del fiume con una terrazza con colonne. L'affresco sulla parete sud, la rappresentazione dei Re fratelli Hun, Buda y Atila, i quali partecipavano al passatempo preferito del principe cacciando bisonti. Un'opera di Aladár Korosfoi-Kreisch che commemora i bei versi di János Arany: "Il grido della caccia risuonava nella valle. In nessun angolo della terra ed in nessuna parte del cielo, resiste la bestia selvaggia?" Chi desideri godere di uno spettacolo più pacifico dovrà semplicemente camminare verso il lato nord della sala per ammirare un affresco che mostra una pesca festiva nel lago Balaton. Questa opera, una rappresentazione distaccata dello stile secessionista ungherese, rappresenta la Panisola Tihany con la Abazia Benedettina. In primo piano le monache che maneggiano la rete da pesca rappresentano una tradizione millenaria della storia ungherese, i lavoratori silenziosi che aiutano i successi della civilizzazione. Nel tetto Viktor Tardos-Kenner dipinse le figure allegoriche del raccolto Harves e Abbondanza. Nella parete di entrata Béla Spanyi dipinse i cinque castelli ungheresi. Il primo si trova nel centro della fattoria ancestrale Hunyadi - Castello di Vajdahunyad, il seguente è il Castello Arva in ricordo di Thurzo e Thököly. Nel centro è posizionato il castello Anjou e Hunyadi a Visegrad (questo è l'unico castello all'interno delle frontiere dell'Ungheria moderna), dopo di che viene Klissa, un famoso forte Dalmata di un ordine dei cavalieri tedeschi e per ultimo la cittadella di Máté Csák a Trencsén. Dagli angoli del Salone Hunter si aprono due sale più piccole. La sala sud è sede della caffetteria dei deputati e la nord è la Sala degli Arazzi ed è sede delle conferenze stampa. Fù nella decade del 1920 che l'arazzo di 9 × 3 m, che dà il nome alla sala, venne posizionato in questo luogo. L'arazzo disegnato da Gyula Rudnay e completato in due anni da una trentina di artigiani, si ispirò alle linee di Anonymus, un cronista della corte del Re Béla. “Il leader ed i suoi nobili hanno creato tutte le regole e le leggi del paese," scrisse. "Il luogo dove si crearono tutte le leggi fu nominato dagli ungheresi, Szeri - nella sua lingua perché in quel modo proclamavano tutte le appartenenze al paese." Anche se è molto probabile che i conquistatori non siano mai stati in una sessione a Pusztaszer, la ingegnosa spiegazione data da Anonymus sul nome di questa località è il simbolo perfetto della nascita del costituzionalismo ungherese.

La Sala del Consiglio Aggiunto ed il Salone dei Deputati

Quando il visitatore arriva dallo scalone principale e si ferma in mezzo alla Sala della Cupola, al di sotto dei candelabri rosa, godrà di una vista magnifica della struttura funzionale dell'edificio. La vista attraverso le porte aperte, alla fine di entrambi i lati, si apre direttamente sul leggio dell'oratore di ognuna delle sale delle sessioni. Dal dicembre 1944 la legislatura ungherese è divenuta unicamerale. Visto che c'è solamente il ramo legislativo, l'antica sala delle sessioni della Camera Alta ora si utilizza per realizzare conferenze internazionali. Cominciando dal lato sud il visitatore incontrerà la camera dei Deputati, nella quale la legislatura ungherese si incontra nei giorni moderni. Per entrare nella camera il visitatore dovrà prima attraversare il salone. Questa stanza invece di essere il luogo ideale per una intercambio fruttuoso di opinioni tra i deputati (al momento questi si risolvono per la maggior parte nei corridori), si utilizza per la stampa. Le statue sono simboli allegorici delle scienze tecniche e di alcun ramo importante di industria e commercio. Gli storici considerano che questo sia un sintomo della politica culturale del periodo visto che nella esecuzione delle pitture del Parlamento si concesse un ruolo incredibilmente grande a Zsigmond Vajda, che fu un pittore di talento modesto. In questa sala sono presenti alcune delle sue composizioni più famose nella quali rappresenta l'immagine del mondo leggendario di Hun-Magyar - il mitico Cervo, La Spada di Attila, la Morte di Buda ed il Sogno di Emese. Alla fine della sala, sull'altro lato del corto corridoio, si trova la Camera dei Deputati. Attraverso l'arco ad ogiva delle finestre la luce illumina in modo uniforme tutto lo spazio del Salone più importante dell'edificio. (La stanza è profonda 25 m e larga 23 m con 17 m di altezza ai suoi estremi). Il marrone scuro della rovere di Slavonia, con la sua fama meritata di materiale ottimo per la costruzione e la decorazione, da il colore a questa sala. All'interno della Camera del Consiglio, con un'acustica ottimale, ci sono 438 sedie di cuoio con un disegno speciale creato per i deputati, invece i posti a sedere del circolo interno tappezzati con velluto sono riservati ai ministri del governo. La metà della zona destinata al leggio dell'oratore è leggermente più in basso in modo da dare spazio ad un tavolo per gli stenografi. Anticamente, il segretario del Parlamento collocava in quel luogo il riassunto di migliaia di anni di attività legislativa, erano i volumi del Corpus Juris. L'oratore e gli impiegati si siedono in una piattaforma elevata per ragioni acustiche. Nella zona centrale del leggio dell'oratore si può vedere un buco fatto da una pallottola, questo è dovuto ad uno sparo di pistola contro il Presidente István Tisza, che stava violando gravemente le norme interne del Parlamento. Il 4 giugno 1912, un possibile assassino tentò di impedire che Tisza utilizzasse modi violenti ed illegali per porre fine all'ostruzionismo dell'opposizione, che paralizzava il lavoro Della Casa. L'opposizione pensava che non fosse necessario mantenere le regole di etichetta parlamentare in presenza di una maggioranza che vinse le elezioni attraverso una manipolazione delle stesse. Dopo il fallimento del suo tentativo l'aggressore diresse l'arma contro se stesso e l'Oratore illeso continuò la sessione. Ci furono altri momenti egualmente drammatici nel Parlamento, come quando la polizia intervenne rovinando i mobili mentre prelevava i deputati. Questa è la ragione per la quale si collocarono "campane della tormenta" dietro il leggio dell'Oratore su entrambi i lati. Però non sono queste stridenti campane quelle che mantengono la pace, sono invece le altre statue che rappresentano l'armonia, la pace e la saggezza che tranquillizzano le anime degli uomini di Stato. Però a dire la verità, nello stare in piedi tra queste statue dorate si ha la sensazione simbolica della Gloria, l'Eloquenza e la Guerra. In cima al leggio dell'Oratore è situata la parte centrale dello Stemma dell'Esercito, mentre ad entrambi i lati del leggio reale ci sono dipinti a tempera dell'autore Zsigmond Vajda. Quello di sinistra mostra la nascita simbolica dell'Impero Austro-Ungarico e la Monarchia Duale, l'incoronazione come Re d'Ungheria di Francisco José, l'uomo che inviò i martiri di Arad alla forca dopo la fine della Rivoluzione del 1848. Senza dubbio l'altra immagine è molto più importante. Anche qui troviamo un Hasburgo, una nipote di Francisco José, però in un ruolo totalmente differente. Il dipinto ritrae un momento importante della storia parlamentare d'Ungheria: Palatine István, il 5 luglio 1848, aprendo la prima sessione della prima assemblea rappresentativa popolare d'Ungheria. Ovviamente la leggenda tendenziosa e romantica sostiene che le origini della Istituzione del Parlamento sono da ricercare migliaia di anni fa, quando le tribù Magiares conquistarono il bacino di Cárpatos. La investigazioni attuale è stata in grado di determinare, con un alto grado di certezza, che le istituzioni del tempo di Anonymus stavano tentando di scoprire fatti occorsi 200 anni prima, tra questi si includono il patto di sangue così come la spiegazione del nome del luogo, Pusztaszer (ricordiamo il Salone degli Arazzi). Nella storia del medioevo si possono trovare in tutta Europa numerosi tipi differenti di assemblee e riunioni nazionali. Di queste la più importante per l'Ungheria fu il Consiglio Reale di Governo all'inizio dello Stato feudale. La realizzazione di queste importanti sessioni di Assemblea giudiziale e di governo aumentarono, includendo non solo i prelati ed i baroni, fino ad includere i rappresentanti di tutti gli altri gruppi della società. In breve si trattava di un consiglio di guerra che serviva occasionalmente come assemblea, in altri momenti si trattava di un Consiglio della Chiesa. Per esempio nel famoso Consiglio di Szabolcs, organizzato dal re San Ladislao I nel 1092, nel quale si presero decisioni con la collaborazione di figure laiche, prelati e rappresentanti del popolo. Una vera assemblea nazionale può nascere solo da tali riunioni se il concetto di paese o Stato è già esistente. In altre parole, lo Stato deve essere più della sola persona del re, deve inoltre coinvolgere una comunità composta di gruppi più piccoli che possiedono diritti politici. Un'analisi completa dei documenti dell'Età Medievale mostra questi gruppi, le proprietà terriere crearono la base dei loro diritti ed interessi sotto l'influenza della riscoperta del diritto romano e con l'aiuto del diritto canonico. Un investigazioni credibile degli ultimi anni indica che oltre alla Spagna, l'Inghilterra, alcune zone della Scandinavia, un piccolo principato italiano e il patriarcato Friuli-Aquileia; l'Ungheria sviluppò - tra le decadi del 1270 e 1300 - Le prime istituzioni basate sullo stato. Nel 1277 nel campo Rákos, i membri del paese portarono a termine un'assemblea nella quale parteciparono tutti i prelati, i baroni, i mobili ed i kun. I nobili, la maggior parte dei quali era subordinata al re, ottenerono i diritti solo con la proclamazione della Bula d'Oro nel 1222 - qui, ovviamente erano lontani dall'essere seguaci fedeli del trono nella sua lotta di potere contro i signori provinciali. In ogni caso, le leggi promulgate dalle assemblee nazionali del 1290 e 1298, mostravano chiaramente che il gruppo di prelati ungheresi ed intellettuali della chiesa che organizzarono le istituzioni del sistema all'inizio del Sistema di Stato, non erano solamente l'avanguardia della cultura giuridica e politica europea, ma inoltre tentavano con piena coscienza e responsabilità di dirigere il destino di un paese che stava andando a picco negli ultimi giorni dell'anarchia della dinastia di rpád. Durante il tempo di Anjous la memoria di queste prime istituzioni svanì. Nelle assemblee celebrate in modo sporadico durante questo periodo non venivano scritte le leggi, ma passavano semplicemente quelle che erano create dal re e solo dopo la prima metà del secolo XV, alla fine del regno di Zsigmond e durante il tempo di Ulászló I ed in particolare durante il governo di János Hunyadi, si stabilì la monarchia feudale.

Al centro di questa attività, in Ungheria c'era il sistema istituzionale delle assemblee feudali che aiutavano il re mentre nello stesso tempo era limitato dalla legge. In questo momento un nuovo gruppo, i borghesi, quarto in importanza, ottenne il diritto che i suoi rappresentanti partecipassero nella legislazione, la promulgazione delle tasse, le dichiarazioni di guerra e di pace, nelle elezioni palatine e occasionali ed in quelle di altri funzionari di alto rango, in processi giuridici e altri lavori dell'Assemblea Nazionale. Finalmente nel 1608 si approvò una legge di conferma alla Legge comune del Secolo secondo con la quale i prelati ed i baroni si sedevano personalmente nella camera alta, mentre dovevano essere eletti i delegati delle contee, città reali libere, territori liberi ed i partecipanti della Camera Bassa che guidavano gli scambi del paese. Dal finale del secolo XVIII il programma intellettuale della Ilustración, la formulazione filosofica e politica del diritto dell'uomo all'autonomia personale, fece nuove richieste alla legislazione ungherese. Se tutti gli uomini sono uguali alla nascita, allora non solamente i privilegiati, ma tutti gli uomini sono membri a pieno diritto del paese. I servi ed i milioni di persone delle classi basse devono essere inclusi nella santità della Costituzione, anche loro devono essere rappresentati nell'Assemblea Nazionale. Questo si convertì in una delle domande più importanti dei riformatori della trasformazione borghese della società ungherese, questa fu provocata dalla crisi economica e sociale dell'epoca. Questo obiettivo del programma della trasformazione borghese della struttura dello Stato, ossia, la creazione di una rappresentazione popolare a livello di contea e di assemblee nazionali, divenne un complemento organico della fondazione di un vero Parlamento ed importante per la rapida introduzione di un governo responsabile. Molti dettagli importanti di questo doppio problema furono formulati nella decade del 1790 da József Hajnóczy, uno dei più importanti pensatori borghesi d'Ungheria. A principio della decade del 1830, durante i passi più importanti della lotta per la introduzione graduale di una vera rappresentazione e di un governo responsabile, Miklós Wesselényi e Ferenc Kölcsey, così come il giovane Lajos Kossuth, che più tardi giocò un ruolo molto importante nella creazione della borghesia pubblica moderna, crearono un programma politico che conciliava gli interessi dei nobili e dei servi. Fu Kossuth, che era il rappresentante oppositore maggiore della riforma liberale capeggiata da Ferenc Deák e Lajos Batthyány nella decade del 1840, colui che affermava che nonostante la posizione di influenza degli estremamente privilegiati della corte di Vienna, solamente attraverso l'ampliamento della riforma della rappresentazione popolare l'Assemblea Nazionale potreva portare la sua campagna di "patria e progresso" ad una conclusione vittoriosa. Anche se fu la Rivoluzione della primavera del 1848 quella che lo rese realmente possibile, fu a causa del risultato delle battaglie appassionate delle decadi anteriori che si riuscì a far approvare la rappresentazione popolare ed il governo responsabile. È sopra questa stessa base legale che funziona l'attuale Assemblea Nazionale. Quindi il dipinto di Zsigmond Vajda, tornando alla Sala del Consiglio Aggiunto, ci mostra l'apertura del primo Parlamento che rappresenta i cittadini liberi (anche il loro numero era limitato in quantità di membri attivi e di condizioni educative) al posto del sistema basato sui privilegiati. Per la prima volta nella storia d'Ungheria, il potere Esecutivo aveva diritti limitati dalla responsabilità costituzionale. Il dipinto fu impresso in una litografia da József Borsos e August Pettenkofen. Al lato sono rappresentati in modo autentico il Palatino ed il gruppo centrale del governo Batthyány, che furono famosi politici liberali.

L'Antica Camera Alta e la Stanza

In fronte alla Camera dei Deputati, alla destra della Sala della Cupola nella ala Nord si trova la discendente della camera dei membri privilegiati, la Casa Clipper. Le pareti ed il tappeto di questa sala sono di color azzurro. Le statue sono rappresentazioni allegoriche dei rami agricoli ed industriali. I dipinti del tetto, anche questi opera di Zsigmond Vajda, trattano temi storici: San Ladislao alla ricerca di erbe medicinali; Könyves Kálmán che proibisce il rogo delle streghe; St. Stephen che dà il benvenuto al monaco Astrik che gli porge la corona; gli apostoli della Santa Croce; il Re Mátyás che amministra la giustizia e Luis il Grande che ordina la costruzione della chiesa di Kassa. In una giunta curiosa a quest'ultimo dipinto l'artista incluse un ritratto non solamente di sé, ma anche del restauratore della cupola, Imre Steindl. Vista la simmetria dell'edificio, il Salone Superiore della Casa è imponente come la Camera del Consiglio Delegato. Dopo la guerra venne restaurata, però non al suo stato originale. Essi conservarono senza dubbio la lucentezza del color marrone dorato dell'interno e le statue originali create con una fusione dorata: Scienza, Potere, Verità, Critica, Fede e Carità. I dipinti di Mátyás Jantyik, anche se nuovi, mantennero il contenuto politico degli originali. Allo stesso modo che all'interno del Salone del Consiglio Delegato, domina il tema dell'eredità dell'indipendenza ungherese. Qui si manifesta in una composizione inerente alla proclamazione della Bulo d'Oro, mentre la lealtà degli Hasburgo si esprime in una rappresentazione del giuramento della giovane Maria Teresa offrendo protezione militare per il suo trono.

La Sala dei Delegati ed il Corridoio (Passaggio)

Uscendo dalle abitazioni del consiglio il visitatore può scegliere una varietà di percorsi fino ad arrivare allo scalone principale, arrivando senza dubbio vicino all'entrata. Durante il cammino si può vedere la stupenda composizione di Miksa Roth sulle finestre, uno dei migliori pittori di vetri della fine del secolo. Si deve riservare una semplice vista alle grate del sistema di riscaldamento, le quali riescono a mantenere la temperatura costante all'interno dell'edificio. La conoscenza tecnica si unisce con il genio pratico all'interno dei corridori all'interno dei quali posacenere numerati permettono ai deputati di il loro utilizzo mentre votano senza dover spegnere i propri sigari. Il corridoio della Sala dei Delegati è decorato con dipinti di Andor Dudits, simboleggiando i principali ministeri: Difesa, Religione è Cultura, Giustizia, Agricoltura, Industria e Commercio. Precedentemente gli uffici dei ministri erano ad est del corridoio (per esempio, l'officina del presidente del Parlamento era una volta l'ufficio del Ministro di Religione e Cultura).

Questa ampia stanza in cima all'entrata principale deve il suo nome alla Monarchia Duale, quando 120 persone in delegazioni di 60 persone per cada Parlamento, supervisionavano i ministeri comuni (di Difesa, Affari Esteri e Finanza). Durante le sessioni celebrate in Pest i soci austriaci ammiravano l'opera della gioventù del Maestro Dudits, la cui pittura ricopre la parete occidentale. Il momento del tocco di spada durante la incoronazione di Francisco José nel 1867, è oggi più un simbolo delle illusioni del passato che dei risultati ottenuti da questo "ordine sociale." La caratteristica più in vista dell'antica sala del Consiglio dei ministri, la quale si apre all'esterno sud del corridoio, sono le pitture del tetto di Károly Lotz, "Solidità" e "Saggezza" le due opere più in vista nel Parlamento.

Stanza di Ricevimento del Presidente della Repubblica

Oggi nelle due alle estreme della casa del Parlamento sono situati gli uffici dei personaggi pubblici più importanti del paese. Nell'ala nord troviamo il Primo Ministro, mentre l'ala sud è riservata al Presidente della Repubblica. Due delle stanze più importanti nascono dall'ufficio del Presidente. Una di queste è la "Apoteosi dei governanti ungheresi," nella quale sono situati una serie di dipinti realizzati tra le due guerre mondiali da Géza Udvary e Antal Diosy. nella parete più lunga Udvaryha rappresentando la vittoria di János Hunyadi mentre ascolta le campane di mezzogiorno che suonano in accordo con il decreto del Papa in onore della vittoria di Hunyadi contro i turchi vicino a Nándorfehérvár, oggi conosciuta come Belgrado, da qui il nome della stanza: Sala Nándorfehérvár. nella parete Nord Udvary dipinse l'apoteosi di Lajos Kossuth con Petőfi, Bem e Damjanich, tutti gli eroi della Rivoluzione del 1848. La Sala Munkácsy, che nasce dallo studio del Presidente, alloggia le più belle opere d'arte del Parlamento. "La Conquista", la quale Munkácsy, che viveva a Parigi a quel tempo, destinava originariamente alla Sale del Consiglio Delegato. Questa opera finì in questo Salone perché, tra le altre cose, il leggio dell'oratore dovette essere elevato per ragioni acustiche. Ancora più importante, molti deputati protestarono rispetto al fatto che Mihály Munkácsy rappresentò il primo incontro tra i conquistatori e gli abitanti originari della regione come un saluto di pace e come una presentazione vittoriosa. Ci vollero 20 anni per finire quest'opera e perché fosse collocata qui.

La Biblioteca del Parlamento

Non esiste un Parlamento al mondo che non abbia una propria biblioteca. Prendere una buona decisione richiede una grande quantità di informazioni e questo è il proposito della Biblioteca del Parlamento. Questa istituzione di primo livello non serve solo ai deputati. Funziona come una biblioteca nazionale ed è specializzata in diritto, storia recente, pubblicazioni delle Nazioni Unite e ovviamente nel parlamentarismo. Inoltre si trova qui anche il Centro di Informazione e Documentazione del Consiglio d'Europa. (I documenti del Parlamento si amministrano attraverso archivi). Offre l'accesso a mezzo milione di volumi e questo è facilitato attraverso numerosi sistemi d'informazione. La sala di lettura è ubicata sotto il Salone Hunter.